Referendum costituzionale. Vittoria schiacchiante del No anche nei comuni del circondario

La vittoria schiacciante del No al referendum costituzionale proposto dal Governo Renzi , è stata fortemente voluta anche dalla Sicilia, dove è stata registrata un’affluenza alle urne superiore al 56%.
I ripetuti viaggi in Sicilia, nelle ultime settimane di campagna elettorale, non hanno sortito l’effetto sperato per Matteo Renzi.
L’Isola si è confermata, come i sondaggi avevano ampiamente previsto, capitale del No. Una maggioranza schiacciante che vede la Sicilia insieme alla Sardegna roccaforte del fronte contrario alla riforma.
Anche nel nostro comprensorio il No ha trionfato nettamente sul Si. Ad Isola delle Femmine ha votato No il 75,38% dei votanti, a Capaci il 76,76, a Carini il 77,32%, a Cinisi il 74,80%, a Terrasini il 74,03%, a Partinico il 76,68%, a Montelepre il 75,07%, a Palermo il 72,31%, il 71,3% ad Alcamo, il 71,4% a Castellammare del Golfo.
Percentuali minime quelle raggiunte dal fronte del Si. Il 34,62% ad Isola delle Femmine, il 23,24% a Capaci, il 22,79% a Carini, il 25,20% a Cinisi, il 25,97% a Terrasini, il 23,32% a Partinico, il 24,93% a Montelepre e il 27,69% a Palermo, il 28,7% ad Alcamo e il 28,6% a Castellammare del Golfo.
Buona l’affluenza alle urna anche nel nostro territorio. Il 59,93% ad Isola delle Femmine, il 57,29% a Capaci, il 50,14% a Carini, il 58,13% a Cinisi, il 56.05% a Terrasini, il 53,09% a Partinico, il 61,67% a Montelepre e il 55,94% a Palermo.
Il NO pari al 59,11%, ha trionfato nettamente sul SI’ che si è fermato al 40,89%.
Un risultato referendario ha indotto il premier a rassegnare le sue dimissioni che, presenterà oggi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La vittoria del No alimenta chiaramente il Movimento 5 stelle in Sicilia, protagonista della campagna refernadaria contro la riforma e che punta dritto a conquistare Palazzo d’Orleans. Non a caso il commento a caldo del leader e candidato in pectore alla Presidenza, Giancarlo Cancelleri, non lascia spazio ai dubbi: “Il risultato del referendum in Sicilia non è solo la bocciatura del governo Renzi, ma soprattutto del suo maggiore sponsor nell’isola: il governo del PD e Rosario Crocetta – dice Cancellieri – adesso dimissioni e parola ai cittadini, c’è da rimettere una Sicilia al lavoro e non può farlo chi ha perso in maniera così sonora”. Ma il governatore siciliano ritiene che in Italia se c’è qualcuno che non viene scalfito dall’esito del referendum sia proprio lui. “Io non ho mai attaccato il fronte del ‘No’, – dice il Presidente Rosario Crocetta – sono stato leale nei confronti del segretario del mio partito ma non penso di essere stato tra i falchi del ‘sì'”.

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