Sette parroci palermitani contro la Ztl

Sette parroci del centro storico, tutti uniti nel chiedere la sospensione della Ztl. Nel dibattito che da un mese infuria a Palermo sulla nuova zona a traffico limitato, si alza oggi la voce della Chiesa cattolica: sette sacerdoti, titolari di altrettante parrocchie (fra cui addirittura la Cattedrale), in un documento congiunto chiedono al Comune di fermarsi e sospendere il provvedimento.

I sacerdoti ieri si sono riuniti e hanno sottoscritto la nota, precisando di essere “in comunione con l’arcivescovo”.

“Non possiamo tacere e ci facciamo portavoce del disagio umano e sociale degli abitanti del nostro centro storico – scrivono i parroci – siamo molto preoccupati della possibilità di atti inconsulti di chi, a ragione o no, ritiene di essere disperato a causa del modo con cui è stato avviato questo provvedimento. Chiediamo a tutti gli attori di fare un passo indietro e avviare una discussione serena e costruttiva, convinti come siamo che dinanzi al bene delle persone non possono esserci né vincitori, né vinti: deve prevalere la ricerca del bene comune”.

Poi l’affondo contro il Comune: “Chiediamo la sospensione del progetto fino a quando lo stesso possa essere applicato secondo quanto già previsto dalla Amministrazione comunale, al punto 5.3, del Piano Generale del Traffico Urbano. Riteniamo opportuno che vengano istituiti tavoli di concertazione, dandosi dei tempi certi per riavviare il progetto. Il nostro intervento vuole contribuire a creare un clima sereno per la buona riuscita del progetto, in vista del maggior bene di tutti”.

Intervento a cui replica il sindaco Leoluca Orlando. “Non posso che essere contento del fatto che anche alcuni parroci abbiano deciso di unirsi al dibattito sulla Ztl, augurandomi che da loro, come già da tanti cittadini, commercianti e associazioni, vengano proposte concrete per integrazioni e modifiche di un provvedimento che è e rimane prioritario per disinquinare la città – dice il primo cittadino – un disinquinamento dell’aria e un disinquinamento da comportamenti violenti e criminali di chi, come si è visto nei giorni scorsi, non accetta di perdere il controllo del territorio come avvenuto al Cassaro, in via Maqueda e in tante altre zone della città. Abbiamo sempre detto che la Ztl sarebbe stata soggetta a verifiche e possibili aggiustamenti, non prima di un mese dalla sua entrata in vigore e così faremo. Sospendere il provvedimento, oltre che giuridicamente impossibile per non pregiudicare situazioni in atto e diritti acquisiti, sarebbe dannoso proprio in quel percorso di verifica del provvedimento. Non posso che confermare ai parroci firmatari del documento, che l’Amministrazione ha a cuore il bene supremo delle persone che è la loro salute e la vivibilità dei luoghi in cui vivono e lavorano. Anche per questo siamo sempre stati e sempre saremo pronti al dialogo costruttivo con chi avanza proposte concrete per migliorare lo status quo. Allo stesso tempo il sindaco ha il dovere, oltre che il diritto, di ribadire che non vi sono né violenze né minacce che possano condizionare l’azione dell’Amministrazione che anzi deve agire per denunciare gli atti di violenza e intimidazione subiti da molti residenti, commercianti e lavoratori del centro storico, in attesa che autori e mandanti siano identificati”.

Nel frattempo su Facebook circola un volantino dai toni assai perentori che “invita” il sindaco a sospendere la Ztl entro l’8 novembre, altrimenti il 9, alle 11 alla Stazione, verranno attivate azioni di protesta e disobbedienza civile.

FONTE LIVESICILIA

1 thought on “Sette parroci palermitani contro la Ztl

  1. IO PENSO SOLO CHE IL SIG ORLANDO PRIMA DI FARE UNA GRANDE M… COME QUELLO CHE HA FATTO AVEVA IL DOVERE DI CONSULTARE I NEGOZIANTI E GLI ABITANTI DEL CENTRO STORICO MA HA DIMOSTRATO UNA TOTALE MANCANZA DI RISPETTO E DI DEMOCRAZIA GLI COSSIGLIO UN BUON PISSICHIATRA PER ME QUESTO SIGNORE NON E NORMALE

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