I rifiuti di Carini trasportati nel siracusano, il sindaco: “ci stanno dissanguando”

Con una nuova ordinanza, il dipartimento regionale dei rifiuti impone al comune di Carini di conferire l’indifferenziato a Lentini, nel siracusano. Un viaggio di oltre 500 chilometri, fra andata e ritorno, per i mezzi e gli operai che devono raggiungere la discarica che si trova dall’altra parte della Sicilia. Il sindaco Giovì Montelone sfoga la sua rabbia su Facebook:
“Non si capisce con quale criterio i comuni più vicini a Lentini conferiscono i rifiuti alla discarica di Bellolampo e Carini ,che dista mezz’ora da Bellolampo invece deve trasportare a distanze siderali i propri rifiuti. 
Si è istituita la Città Metropolitana di Palermo il cui scopo primario dovrebbe essere la condivisione dei servizi e invece a Carini spetta solo l’onere di soddisfare l’esigenza abitativa della vicina città ma gli si tolgono e gli si negano i servizi essenziali: niente ospedali, presidi sanitari inadeguati, solo un istituto superiore scolastico, senza sezione distaccata di tribunale senza altri servizi essenziali.
Un comune di quasi 40 Mila abitanti che ospita nei fine settimane e in estate più di 80mila villeggianti la cui stragrande maggioranza proviene da Palermo che depositano rifiuti a Carini . Rifiuti che ,invece di essere conferiti alla discarica di Palermo come logica vorrebbe, devono viaggiare e attraversare tutta la Sicilia. 
E allora non si comprende a cosa serva la Città metropolitana di Palermo se non si amministra con la logica per cui è stata costituita: la condivisione dei servizi, la redistribuzione del personale dell’ ex provincia nei comuni che ne hanno grande necessità , il decentramento di alcuni servizi per evitare lo spostamento di tanti pendolari in in autostrada sempre più intasata in cui le auto marciano a passo d’uomo . 
Ad un Comune già in bancarotta, che con difficoltà e sforzi sovrumani si prodiga per garantire un minimo di servizi e restituire decoro al territorio , gli si impone di sostenere dei costi enormi , praticamente di dissanguarsi, assestando un colpo mortale a un corpo già martoriato! 
Continuando così sarò costretto a ordinare agli uffici anagrafici di bloccare le richieste di residenza , in media ben 1500 l’anno , quasi tutte provenienti da Palermo . 
Non si può pretendere che Carini diventi la valvola di sfogo dei disagi della vicina città senza una contropartita che permetta a una grande comunità ,come quella di Carini , vivibilità e ordine sociale.”

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