Archiviata inchiesta per omissione di soccorso su incidente aereo Wind Jet

Archiviato il secondo troncone dell’inchiesta sull’aereo Wind Jet finito fuori pista a Palermo il 24 settembre del 2010. Si tratta del procedimento sulle presunte omissioni di soccorso, per cui finirono indagati gli assistenti di volo Maria Concetta Arduino, Mauro Molinelli e Tindara Ragona.

L’intera vicenda giudiziaria si è chiusa con la sola condanna ad un anno, inflitta in appello, al comandante Raul Simoneschi, alla guida dell’airbus A319 in servizio da Roma a Palermo, con l’accusa di lesioni colpose. È stato, invece, assolto il primo ufficiale Fabrizio Sansa.

Nel corso del dibattimento venne escluso che a provocare l’incidente fosse stato il “wind shear”, e cioè l’improvviso cambiamento di direzione delle correnti d’aria, ma venne accertato che si trattò di una manovra errata di Simoneschi.

Il volo Wind Jet, atterrò a Palermo prima che iniziasse la pista, mandando in frantumi il carrello e finendo la sua corsa sul prato. A bordo del velivolo c’erano 123 passeggeri e sei membri dell’equipaggio.

Alcuni di loro riportarono lievi traumi. A seguito di ciò, il Gip Guglielmo Nicastro ordinò di sentire i responsabili della Gesap, la società che gestisce l’aerostazione, dei vigili del fuoco e dell’Enav e decise anche di indagare sulle presunte responsabilità degli assistenti di volo.

Secondo gli avvocati di parte civile bisognava cercare altrove altre eventuali responsabilità per le presunte omissioni di soccorso.

In ogni caso, lo stesso giudice per le indagini preliminari, che ha provato a ricostruire i 22 minuti che trascorsero prima che i vigili del fuoco arrivassero sul luogo dell’impatto, adesso, ha archiviato l’inchiesta.

Secondo Guglielmo Nicastro, infatti, “la mancata raccolta, il conteggio e l’instradamento dei passeggeri lungi dall’essere imputabile all’equipaggio, è invece da ricondurre al comportamento dei passeggeri i quali si sono allontanati autonomamente senza attendere ulteriori indicazioni”.

Sempre Nicastro, in un passaggio successivo dell’archiviazione aggiunge che : “ciò non conduce, però, ad escludere che si siano verificate gravi inefficienze nella predisposizione dei soccorsi da parte degli enti aeroportuali a vario titolo chiamati ad intervenire in caso di emergenza, tuttavia esse non assumono rilievo ai fini del perfezionamento della fattispecie di reato”.

Inoltre sottolinea che : “Non v’è prova della realizzazione di condotte di mancato soccorso sorrette da dolo, emergono invece gravi profili di negligenza nella gestione del soccorso”.

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