Centro sportivo Palermo Calcio, il Comune: “abbiamo le carte in regola”

“Tutte le attività di competenza comunale, sia precedenti che successive alla fase di pubblicazione, sono state svolte, con la massima tempestività, nel pieno rispetto delle modalità e dei termini di legge; le presunte vicende inerenti il finanziamento del progetto nulla hanno a che vedere con l’operato degli uffici e degli organi del Comune di Carini”, è la risposta alla decisione di Maurizio Zamparini che non avrebbe più intenzione di realizzare il centro sportivo del Palermo Calcio in contrada Zucco.

Secondo la notizia diffusa ieri da repubblica.it e ripresa da diversi organi di stampa il Credito Sportivo, che avrebbe finanziato gran parte dell’opera il cui importo previsto era di quindici milioni di euro, aveva bloccato la somma sino a maggio, mese in cui sarebbe dovuto arrivare il definitivo via libera da parte del consiglio comunale di Carini che avrebbe dovuto approvare la variante urbanistica.

La decisione del presidente Zamparini di non realizzare il centro sportivo sarebbe legata alle lungaggini burocratiche e al fatto che domenica e lunedì si vota per l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale e l’inizio dei lavori slitterebbe almeno di sei mesi.

Ma dal Comune di Carini spiegano che “la pubblicazione del verbale di conferenza di servizi che ha approvato il progetto dell’opera ha terminato il relativo periodo di pubblicazione, obbligatoria per legge (circostanza ben nota alla Unione Sportiva Palermo), il 25 maggio scorso; il giorno successivo, con massimo impegno e tempestività degli uffici comunali preposti, è stata predisposta ed inoltrata all’Amministrazione comunale la proposta di “Approvazione del progetto in variazione al P.R.G. per la Realizzazione del un centro sportivo del Palermo Calcio”; il 27 maggio la proposta di deliberazione è stata inoltrata al Presidente del consiglio comunale per la convocazione nei termini di legge; spetta ai competenti organi consiliari la valutazione della possibilità e dell’opportunità di trattare l’argomento prima del rinnovo dell’organo che conseguirà alle imminenti elezioni comunali.

In ogni caso –spiegano ancora dal Comune- la proposta potrà essere trattata nella prima seduta utile dell’assise civica ed eventualmente, anche dopo il rinnovo elettorale, nella seduta che dovrà essere convocata entro dieci giorni dalla proclamazione della nuova classe dirigente e quindi, presumibilmente, entro il prossimo mese di giugno” e non a settembre come ipotizzato dalla notizia diffusa ieri.

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