Alcamo. Dichiarazioni bollenti al processo su “voto di scambio”

Si fa bollente il processo su voto di scambio che coinvolge il mondo politico alcamese e che riguarda le elezioni comunali del 2012. Nonostante la recente sentenza del CGA che ha stabilito che le consultazioni sono state regolari, confermando l’elezione dell’attuale Sindaco Sebastiano Bonventre con 57 voti in più, continua il procedimento giudiziario che coinvolge l’ex senatore Nino Papania e altri alcamesi. L’accusa è di aver favorito l’elezione del primo cittadino, attraverso generi alimentari e promesse di posti di lavoro.
Il candidato sindaco sconfitto Niclo Solina è stato chiamato a testimoniare in aula. “Ho parlato delle difficoltà incontrate nel fare campagna elettorale nel villaggio regionale. Ho risposto a tutte le domande senza alcuna smentita. Poi, infine, il legale della difesa mi ha chiesto se a me o ai miei familiari fossero state offerte somme di denaro per votare Bonventre ed ovviamente ho risposto di no.” Sull’indagine che riguarda l’ex candidato di Abc, Solina risponde: “sono indagato perchè Bonventre mi ha denunciato, la Procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione, ma i legali del sindaco hanno presentato opposizione per cui tecnicamente sono indagato: ma ancora poco tempo e vedremo cosa accadrà. Per sapere cosa è realmente successo durante la campagna elettorale – dichiara ancora Solina- invito i cittadini a partecipare alle udienze pubbliche.” Per Solina ci sono infatti tentativi per distogliere l’attenzione da altre questioni. Difatti si tratterebbe, secondo l’ex candidato di Alcamo Bene Comune, di uno sterile tentativo di delegittimazione, in modo da sviare i cittadini dai fatti realmente accaduti durante le udienze. Tra questi l’audizione di alcuni testimoni che avrebbero documentato e raccontato alcuni episodi riguardanti alcune ipotesi di voto di scambio alle amministrative del 2012.