Cambiamo Partinico: rifiuti, “l’alternativa esiste”

I consiglieri comunali di “Cambiamo Partinico”, tornano ad occuparsi della questione rifiuti e tornano a criticare le scelte del sindaco Salvo Lo Biundo che –affermano Gianluca Ricupati, Valentina Speciale e Giovanni Billeci– si è pure opposto all’insediamento della commissione di indagine sui rifiuti proposta dall’opposizione consiliare.

Sotto la lente di ingrandimento del gruppo di minoranza la “soluzione” che il primo cittadino continua a suggerire: i centri di costo (cioè ogni Comune dovrebbe farsi carico dei propri operai, dei mezzi, del pagamento della discarica e così via).

“Cambiamo Partinico” analizza nel dettaglio la proposta e così ragiona: “supponiamo che la “soluzione” del Sindaco venga accolta e che dunque il nostro Comune si impegni a pagare direttamente 65 stipendi, noleggi e mezzi, spese di trasporto e conferimento in discarica. Supponiamo che la somma di queste spese ammonti al costo di 5,5 milioni di euro (nonostante l’ATO lo scorso anno ce ne abbia chiesto 6,8). Prendiamo atto che, a causa dei terribili aumenti subiti negli ultimi anni e di un servizio inesistente, soltanto poco più della metà della popolazione riesce a pagare la TARI per un totale di circa 3 milioni di euro incassati. Si presenta un buco di 2,5 milioni di euro che il Comune non ha e, che inevitabilmente devono non essere dati a qualcuno: operai (che giustamente scioperano), discariche (che legittimamente chiudono i propri cancelli) mezzi (che legittimamente vengono ritirati dai fornitori)”.

E’ un circolo vizioso –si legge ancora nel comunicato di “Cambiamo Partinico”- che, se non viene colpito alla radice (abbattendo i costi), non troverà soluzione. “Il futuro ARO proposto dal Sindaco che vuole affidare ad una società privata la gestione per i prossimi 7 anni presentava un costo di 6 milioni di euro, poi ridotti a 5,5 dopo le nostre aspre critiche, nella migliore delle ipotesi (raccolta differenziata a regime, conferimenti nella discarica più “economica”, etc). Il ragionamento è lo stesso fatto per i centri di costo. Ipotizzare dei costi così elevati significa assicurare futuri buchi di bilancio che andranno a discapito di lavoratori, ditte, fornitori, discariche fermando in partenza un servizio che in sostanza cambierà soltanto nel nome (da ATO ad ARO)”.

Cambiamo Partinico propone un piano ARO alternativo: potrebbero sin da subito essere messe in atto nell’attuale ATO alcune scelte, come avvenuto altrove nei comuni che Lo Biundo definisce “eccezioni”, ma che sono invece virtuosi modelli di gestione e di scelte politiche. Prendiamo atto che le nostre proposte cominciano a circolare ed essere rappresentate come necessarie nella stessa ANCI –affermano Ricupati, Speciale e Billeci- (di cui Lo Biundo si vanta di essere vice-presidente) col supporto della Corte dei Conti che chiama tutti gli amministratori a dimostrare senso di responsabilità e a gestire gli Enti locali con la stessa diligenza che ogni buon padre di famiglia dimostra a casa propria: si vuole evitare che sui rifiuti si faccia lucro e che, in futuro, nessun amministratore giochi a far scaricabarile sulle responsabilità delle cattive gestioni?

E’ necessario non esternalizzare il servizio di gestione dei rifiuti per evitare ulteriori costi (l’utile d’impresa, ad esempio), creando delle aziende pubbliche in capo ai Comuni. Si vogliono tutelare i lavoratori (tutti, compresi i Temporary) che sarebbero i primi ad essere messi in discussione qualora le aziende private si troveranno in difficoltà e a rischio fallimento? Si vuole garantire la certezza e la puntualità degli stipendi?

Nel nostro piano i lavoratori verrebbero assorbiti nelle aziende pubbliche e garantiti dal contratto Enti Locali che tutela i dipendenti pubblici (e non con l’attuale Federambiente che ha raddoppiato i costi).

Si vogliono evitare gli sprechi? I pagamenti alle aziende esterne per i mezzi che utilizzano avvebbero secondo l’ipotesi dell’utilizzo orario, noi invece pensiamo che, come avveniva nel passato e come si fa in tutte le famiglie, anziché pagare noleggi si debba ricreare un parco mezzi, recuperando quelli ceduti in comodato d’uso gratuito all’ATO PA1 e ancora utilizzabili, acquistando (con un investimento che si fa una volta e torna utile per molti anni) nuovi mezzi, creando anche dentro l’ARO piccole officine che limitino gli sprechi. Lo stesso ragionamento vale per le attrezzature (cassonetti, etc). Si vuole garantire un abbassamento delle tasse e, di conseguenza, una diminuzione dell’evasione (da parte di chi vuole pagare,ma all’attuale prezzo non ce la fa)?

Il nostro piano, a livello di costi, non supera i 3 milioni di euro.

Abbattendo le tasse, facendo partire e funzionare la raccolta differenziata, si può pensare che paghino tutti, ma molto meno di quanto il Comune chiede oggi al cittadino.

L’alternativa esiste. Basta volerne discutere e ascoltare le proposte che vengono fatte.

Se così non è avvenuto e, probabilmente, non avverrà, -concludono i consiglieri di Cambiamo Partinico- il Sindaco Lo Biundo ne spieghi le ragioni alla città: siamo dei folli oppure ci sono interessi che la nostra proposta (all’insegna del buon senso) va a scalfire?

 

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