Gli operai Ato di Carini s’incatenano ai cancelli dell’autoparco di Capaci

Hanno incrociato le braccia, questa mattina, gli operatori ecologici dell’Ato Palermo 1 in servizio a Carini. Disperati per essere senza stipendio da due mesi, alle prime luci dell’alba, si sono incatenati davanti ai cancelli dell’Autoparco di Capaci, impedendo anche ai colleghi del comune vicino di uscire con i mezzi.

Il servizio di raccolta dei rifiuti, quindi, a Capaci oggi non è stato garantito, mentre a Carini hanno lavorato solo gli operai e i mezzi della ditta esterna con cui il Comune, attualmente in stato di emergenza, ha recentemente stipulato un contratto in regime di 191. A fine febbraio le mensilità da percepire diventeranno tre e per molti di loro, i ritardi, rappresentano un serio problema per la sopravvivenza familiare.

I lavoratori lamentano anche le condizioni fatiscenti dell’autoparco, privo soprattutto di bagni funzionanti. Raccolta dei rifiuti ferma anche a Partinico, dove, seppur gli operai si siano regolarmente presentati al lavoro, gli stessi sono stati impediti a svolgere il servizio per la mancanza degli automezzi.

I gasoloni dell’Ato sono in riparazione e la Ecoburgus, vantando crediti per circa 1 milione di euro, non intende più garantire il servizio di nolo dei mezzi, fino a quando la società d’ambito non sarà in grado di assicurare un piano finanziario di rientro delle somme dovute.

Guarda la protesta

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aiello

3 thoughts on “Gli operai Ato di Carini s’incatenano ai cancelli dell’autoparco di Capaci

  1. Signor Sindato e Amministratori,ma non vi vergognate a vedere delle scene cosi,ma perche non la finite di fare dei finti Politici e fate in modo che tutti hanno qualcosa da mangiare,che schifo ,vergognatevi .

  2. Salve, volevo fare una precisazione in merito all’articolo da Voi scritto, in quanto non sono stati i lavoratori della ditta privata a prestare il servizio di raccolta a Carini, ma i dipendenti della TEMPORARY s.p.a, con i mezzi presi a noleggio da parte del Comune.

  3. La cosa assurda è che L’on cuffaro ha allontanato le ditte private facendo gestire il servizio agli ato ovviamente con un serio programma di acquisto mezzi attrezzature discariche ecc, questo presidente di oggi sta portando tutto nelle mani delle ditte private,che poi dietro ci sia l’amico dell’amico, dicono bene i dipendenti le ditte private comprano sempre mezzi nuovi e l’ato non ha i soldi per le scope, ha mio modesto avviso la procura dovrebbe indagare, perchè è una cosa voluta un pò da tutti i sindaci fare chiudere gli ato per dare tutto ai privati amici compiacenti ecc.

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