Una villa confiscata alla mafia diventa patrimonio del Comune

Il Comune di Isola delle Femmine ha preso possesso, stamani, di una villa confiscata alla mafia. Si tratta di una struttura su due elevazioni, con tre camere da letto, due bagni, due cucine, di cui una in muratura nell’area esterna, e vari spazi coperti a veranda, che insiste sul lungomare dei Saraceni. L’immobile è stato sottratto all’imprenditore palermitano Pietro Lo Sicco, considerato boss di Cosa Nostra, dalle quote societarie della Jlenia costruzioni. Lo stesso, per anni, è stato custode dell’edificio dopo l’avvenuto sequestro, fino allo scorso mese di agosto, periodo in cui è arrivata la confisca definitiva. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Bologna, questa mattina, assieme ad altre autorità civili e militari, ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato della villa che gli è stata assegnata dall’agenzia nazionale dei beni confiscati. In linea di massima, la costruzione è in buono di stato, anche se, parzialmente svuotata. Inoltre, alcuni suppellettili ed arredi in muratura sono stati trovati danneggiati. Non vi sono ancora le idee chiare per l’utilizzo e la destinazione del bene su cui la Giunta Bologna intende lavorare immediatamente.

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