Inchiesta Digos su presunto voto di scambio, Lo Biundo :”Vicenda priva di fondamento”

“Sono molto amareggiato per la fuga di notizie su questa vicenda priva di fondamento”. Esordisce così il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo commentando l’inchiesta avviata dalla Digos su un presunto voto di scambio avvenuto alle amministrative del 2013. “Ad oggi non mi è stato notificato nulla, né, tantomeno, sono mai stato convocato per essere sentito a riguardo – aggiunge il primo cittadino – l’unica cosa di cui sono al corrente è che, durante la campagna elettorale, qualcuno avrebbe presentato una denuncia alle forze dell’ordine, millantando il presunto reato che, sono certo di non avere commesso. Alla fine, l’unica cosa che mi dispiace – conclude il sindaco di Partinico – essendo estraneo ai fatti, è che questo inutile polverone stia ledendo la mia immagine e quella della mia coalizione. Sono certo che alla fine i fatti mi daranno ragione.”

Intanto, i veleni della campagna elettorale per le amministrative del 2013, sono certamente finiti sotto la lente d’ingrandimento della Digos che ha aperto un un’inchiesta su cui vige il massimo riserbo. L’apertura di un fascicolo sul caso è stata anche confermata dal locale Commissariato di Polizia. Ad alimentare il sospetto sul presunto reato, sarebbero state alcune dichiarazioni fatte da candidati antagonisti alla coalizione dell’attuale sindaco Salvo Lo Biundo, rieletto alla guida del paese, superando di gran lunga, al ballottaggio, l’avversario Gianfranco Bonnì. Lo Biundo e i suoi sostenitori vennero più volte additati, durante i pubblici comizi, di avere ipoteticamente promesso posti di lavoro in cambio del voto, anche attraverso “discutibili pubblicità elettorali” che annunciavano il decollo dell’area artigianale e della Policentro. Accuse, che lo stesso Lo Biundo definì all’epoca “infamie”.

Ricupati gianluca(cambiamo partinico).avi.Still001Sulla vicenda, la polizia, durante la campagna elettorale convocò i consiglieri comunali Valentina Speciale e Gianluca Ricupati per spiegare il contenuto di un documento politico, diffuso a pochi giorni dal voto, con il quale mettevano in guardia i cittadini da eventuali false promesse. Gli stessi Consiglieri, così come afferma lo stesso Ricupati, sulla vicenda, sono stati risentiti circa 6 mesi fa. “Noi – affermano entrambi in una nota congiunta – abbiamo fornito tutti gli elementi che ritenevamo utili a dare il quadro di una campagna elettorale che, come al solito, vedeva alcuni promettere mari e monti, parlare con malizia e malignità (perfino negli spot elettorali, ma anche in pubbliche occasioni) di posti di lavoro in un momento di fortissima crisi e diffusa disoccupazione. Il degrado economico e sociale della nostra città – affermano Ricupati e Speciale nel documento – è anche conseguenza di una gestione della cosa pubblica fatta di clientelismo e affarismo. I due Consiglieri Comunali del gruppo Cambiamo Partinico, infine, invitano i concittadini che sono stati oggetto di ingannevoli promesse di posti di lavoro e favori, a denunciarlo, affinché tutto non passi sotto silenzio e resti impunito e si possano finalmente gettare le fondamenta di un cambiamento che può avvenire soltanto attraverso un riscatto etico e morale del nostro essere cittadini e, conseguentemente, della classe politica che avrebbe il dovere di fare gli interessi del bene comune”.

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