Diffamò una donna su Facebook, condannato

Era finito sotto processo per diffamazione, denunciato da una donna che aveva offeso servendosi del social network Facebook. I fatti risalgono al 2013, quando A.C. alcamese aveveva cominciato a postare sulla pagina di F.V. una serie di messaggi contenenti ingiurie.

Dal web la questione si era spostata davanti al giudice di pace di Alcamo che accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato della donna, ha condannato A.C. al pagamento di una multa di 500 euro e delle spese processuali. L’uomo inoltre dovrà pure risarcire la vittima, costituita parte civile (alqamah.it).

Un reato sempre più frequente quello della diffamazione a mezzo Facebook che può costare molto caro. Secondo una sentenza emessa dal Tribunale di Livorno, insultare qualcuno sul social network equivale a farlo attraverso qualunque mezzo di stampa e Facebook ha una “diffusione incontrollata”.

L’articolo 595, terzo comma del codice penale, stabilisce che il reato di diffamazione è punito più severamente nel caso in cui l’offesa sia recata attraverso la stampa così come attraverso qualsiasi altro mezzo che possa permettere una vasta distribuzione del messaggio.

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