Gino Scasso tenuto in vita da farmaci e macchine

Non ci sarebbe più nulla da fare per Gino Scasso, l’insegnante in pensione di Partinico non darebbe alcun segno di vita. Per i medici dell’ospedale Ingrassia dove si trova ricoverato dall’alba di domenica, è clinicamente morto.

“Il suo cervello non ce l’ha fatta, non è stato più in grado di guidare ed è andato a sbattere contro una macchina parcheggiata davanti a un pub”, scrive oggi lo storico Salvo Vitale che ha trascorso il sabato sera con Scasso. L’incidente si è infatti verificato mentre il fondatore del circolo “Chico Mendez” di Legambiente era di ritorno da Cinisi. Aveva partecipato al convegno sulll’esperienza del circolo “Musica e Cultura”, creato da Peppino Impastato nel 1976. Aveva pure preso la parola-racconta Vitale- ha detto che “bisognava smettere di guardare al passato, di essere reduci d’un tempo che non si ripeterà, che bisognava tornare ad essere protagonisti, come lo era stato Peppino Impastato, delle lotte che possano migliorare la nostra condizione di uomini e di siciliani. E’ stato il suo ultimo messaggio”. Gino Scasso e Salvo Vitale sono tra soci fondatori dell’Associazione Culturale Peppino Impastato.

Uomo di sinistra, ambientalista convinto, sostenitore delle lotte del sociologo Danilo Dolci, consigliere comunale per tre legislature, consigliere provinciale dei Verdi, vice sindaco ed assessore all’urbanistica nella giunta di Gigia Cannizzo, vicino al Patto per la Salute e per l’Ambiente fondato da Nino Amato, insegnante di italiano e latino al liceo “Santi Savarino”, in 68 anni di battaglie ne ha affrontate tante, la più celebre, quella contro la distilleria Bertolino. La titolare l’ha denunciato per diffamazione ma Gino Scasso è stato assolto.

La battaglia più importante, quella contro la morte, probabilmente non riuscirà a vincerla.

Attualmente in un letto di ospedale è tenuto in vita da farmaci e macchine

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