PD, Maria Provenzano rilancia: “passiamo dalle parole ai fatti”

“Non è possibile assistere indifferenti ai contrasti interni al PD e allo scempio che si sta consumando in città ad opera degli attuali amministratori, e perciò che nonostante gli inviti a farmi da parte, io rilancio”, dice di aver pagato un prezzo altissimo Maria Provenzano, ex segretaria del PD di Partinico e dirigente provinciale del Partito e quindi non può restare in silenzio difronte a quanto sta accadendo nel circolo.

“Hanno tentato in tutti i modi di distruggere la mia immagine e la mia reputazione, è chiaro che il gruppo che ha voluto il 30 novembre sfiduciarmi, si lasciasse guidare dal sindaco Salvo Lo Biundo, credendo di poter far tacere alcuni e di poterne mettere alla porta altri.

Tutto ciò –continua la Provenzano- con la complicità insensata di chi a Palermo crede di poter frequentare segreterie renziane e di rinnovamento e poi a Partinico si schiaccia su un’amministrazione oramai impresentabile per miseri interessi di poltroncine sgangherate.

Con molto rammarico –spiega Maria Provenzano- da dirigente provinciale del Pd che ha contribuito alla nascita dell’associazione Big Bang come elemento di rinnovamento ed innovazione politica e metodologica, non spero nel superamento dei conflitti interni al circolo, bensì nell’assoluto deflagrarsi di un gruppo governativo che ha voluto impadronirsi anche del PD per poter gestire al meglio il potere ed i propri affari.

Purtroppo continuare a mantenere immobilizzata l’azione politica del circolo significa anche far tacere e mortificare le potenzialità di molte persone, soprattutto giovani che qualcosa avrebbero da dire sul malgoverno ed i problemi della città.

Mentre partinicesi disgustati attendono che coloro che governano la città, assieme a quelli che si sono dichiarati a loro sostegno, si prendano cura della cittaziona io, continuando a lavorare, -conclude Maria Provenzano- auspico che i molti a cui mi sono rivolta si mobilitino, altri, superando i finti distinguo del consiglio comunale, prendano coscienza, altri ancora autorevolmente si decidano a scendere in campo per mettere insieme tutte le forze di opposizione sane e credibili, e passare finalmente dalle parole ai fatti”.

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